16 Nov Arriva lʼequo compenso per i professionisti: più tutele per retribuzioni e contratti
Mai più contratti “capestro”, prestazioni al “massimo ribasso” o incarichi pubblici banditi per la (simbolica) cifra di un euro. E’ ciò a cui intende porre fine la norma sull’equo compenso per le prestazioni dei professionisti iscritti ad Ordini e Collegi e riuniti in associazioni, valida sia per clienti privati, sia quando il committente è la Pubblica Amministrazione.
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento alla legge di conversione del decreto fiscale che stabilisce il diritto a un compenso minimo al di sotto del quale non si potrà scendere che deve essere “proporzionato alla qualità e quantità del lavoro”. Per i medici veterinari il riferimento saranno i parametri stabiliti con il DECRETO 19 luglio 2016, n. 165 (Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate, ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27. Medici veterinari, farmacisti, psicologi, infermieri, ostetriche e tecnici sanitari di radiologia medica).
Il testo in origine tutelava i servizi degli avvocati nel contenzioso con le parti “forti”, ossia banche, assicurazioni e grandi imprese, poi il raggio d’azione è stato esteso a tutti gli autonomi. Il provvedimento riguarda circa 4,4 milioni di persone: le categorie non regolamentate annoverano circa 3 milioni di soggetti e gli ordinistici sono oltre 1,4 milioni.
La notizia dell’approvazione della norma è arrivata ai Presidenti del Comitato Unitario delle Professioni (Cup) e della Rete delle Professioni Tecniche (Rpt), Marina Calderone e Armando Zambrano che avevano promosso il 30 novembre a Roma un evento per fare pressing sul Legislatore: adesso, hanno riferito, la manifestazione servirà a “rivendicare” il risultato ottenuto.
La FNOVI ha sempre sostenuto la necessità di assicurare che i compensi per ogni prestazione professionale siano commisurati all’attività svolta, ed aveva aderito alla manifestazione organizzata a Roma lo scorso maggio. Gaetano Penocchio nell’esprimere la propria soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento sull’equo compenso, licenziato dalla Commissione Bilancio del Senato, ha sottolineato che si tratta di una vittoria per tutte le professioni.
Fonte: http://www.fnovi.it/node/47127